I DADI

Per giocare sono necessari alcuni dadi speciali reperibili nei negozi specializzati. Oltre ai consueti dadi a sei facce sono indispensabili dadi a 4, 8, 10, 12 e 20 facce. Nei dadi a 10 facce, generalmente al posto del 10 c’è uno 0. Questo zero viene letto comunque come 10.
Nel testo ricorreranno numerose abbreviazioni secondo la formula xdy dove x rappresenta il numero di dadi da tirare e y il tipo di dadi da utilizzare (indica le facce del dado in questione). Il risultato finale è la somma dei singoli risultati. Esempio: la formula 3d10 indica che occorre lanciare tre dadi a dieci facce e sommare i singoli risultati.



Alla suddetta formula può seguire il segno negativo o il segno positivo accoppiati con un valore numerico: xdy + z o xdy - z. Questo valore numerico z andrà sottratto (se lo precede il segno -) o sommato (se lo precede il segno +) al valore finale. Esempio: 2d6+2 indica che alla somma dei risultati di due dadi a sei facce occorre aggiungere 2. Ogni eventuale risultato inferiore all’uno (dovuto al fatto che z sia superiore al risultato di xdy) viene comunque considerato come un 1.



La dicitura d% (‘tiro percentuale’) indica che si vuole ottenere un risultato compreso tra 1 e 100. A tal scopo si tirano due dadi a 10 facce di colore diverso: precedentemente si stabilisce quale dado indica le decine e quale le unità. Un doppio zero vale 100. Uno zero sul dado delle decine indica nessuna decina. Esempio: il dado delle decine indica 0, quello delle unità 8: il risultato è quindi otto.